
NEET - Not in Education, Employment or Training




...e in UE...




In Italia la quota di Neet รจ di molto superiore a quella della media europea (22,7 e15,4 per cento rispettivamente). Lโincidenza รจ significativamente piรน alta rispetto aiprincipali paesi europei quali la Germania (9,7 per cento), la Francia (14,5 per cento)ed il Regno Unito (15,5 per cento) e piรน simile a quella della Spagna (21,1 percento). I divari riflettono in primo luogo il minore inserimento dei giovani italiani nellโoccupazione e, in secondo luogo, la loro maggiore presenza nella condizionedi inattivitร (oppure di disoccupazione) rispetto ai giovani degli altri paesi europei.Dโaltro canto, lโindicatore dร conto della minore capacitร del mercato del lavoroitaliano di includere i giovani, con il conseguente rischio che lo stato di inattivitร sitrasformi in una condizione permanente. Nella maggior parte dei paesi il fenomenocoinvolge in misura maggiore le donne (mediamente 17,5 per cento contro il 13,4degli uomini) con i piรน ampi divari nella Repubblica Ceca, in Ungheria ed in Grecia.

DEFINIZIONE
Lโindicatore individua la quota di popolazione in etร 15-29 anni nรฉ occupata e nรฉ inserita in un percorso di istruzione o formazione. Il riferimento รจ a qualsiasi tipo di istruzione scolastica/universitaria e a qualsiasi tipo di attivitร formativa (corsi di formazione professionale regionale, altri tipi di corsi di formazione professionale, altre attivitร formative quali seminari, conferenze, lezioni private, corsi di lingua, informatica, ecc); con la sola esclusione delle attivitร formative โinformaliโ quali lโautoapprendimento. Dalla condizione di Neet sono dunque esclusi non solo i giovani impegnati in attivitร formative regolari (dette anche โformaliโ), ma anche quelli che svolgono attivitร formative cosiddette โnon formaliโ.
Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro
Nel 2011, in Italia piรน di due milioni di giovani (il 22,7 per cento della popolazione tra i 15 ed i 29 anni) risulta fuori dal circuito formativo e lavorativo. La quota di Neet รจ piรน elevata tra le donne (25,4 per cento) rispetto agli uomini (20,1 per cento).
Mentre nel biennio precedente la crescita dellโarea dei Neet aveva coinvolto principalmente i giovani del Centro-Nord, in particolare del Nord-est, nel 2011 lโincremento nella quota di giovani che non lavorano e non studiano riguarda esclusivamente il Centro e il Mezzogiorno. In particolare nel Mezzogiorno, dove la condizione di Neet รจ di gran lunga prevalente, lโincidenza del fenomeno raggiunge il livello piรน alto, pari al 31,9 per cento (16,4 per cento nel Centro-Nord), ponendo in luce le criticitร di accesso allโoccupazione per un gran numero di giovani residenti nel meridione. Campania e Sicilia sono le regioni con le quote piรน elevate, superiori al 35
per cento, seguite da Calabria e Puglia, con valori rispettivamente pari al 31,8 e al 29,2 per cento. Nel Mezzogiorno il fenomeno dei Neet รจ peraltro cosรฌ pervasivo da non mostrare nette differenze di genere: il vantaggio per gli uomini รจ minimo (29,7 per cento) rispetto a quello delle donne (34,2 per cento).
