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INCLUSIONE LAVORATIVA

ANCONA - 06 giugno 2013

Il seminario tecnico che si รจ tenuto giovedรฌ 6 giugno ad Ancona ha messo al centro il tema dell'inclusione lavorativa, con l'obiettivo di riflettere e scambiare esperienzerilevanti sulle azioni messe in campo.

 

Il seminario ha guardato allโ€™integrazione come ad una dimensione importante per delineare una visione strategica per il prossimo futuro che sappia coniugare benessere sociale e sviluppo economico, mettendo in primo piano le persone e la formazione delle giovani generazioni.

 

Sono stati invitati allโ€™evento, oltre ai partner coinvolti nel progetto e ai dipendenti regionali della P.F. Servizi per lโ€™Impiego, Mercato del Lavoro, Crisi occupazionali e produttive e della P.F. Istruzione, Formazione Integrata, diritto allo studio e controlli di primo livello, i seguenti soggetti: istituti scolastici e centri territoriali permanenti (in primis quelli coinvolti nella fase di somministrazione dei questionari Gi-Fei), i Centri interculturali regionali, patronati, organizzazioni ed altri soggetti attivi sul territorio in tema di inclusione sociale e lavorativa.

Al seminario hanno partecipato circa 40 persone.

 

Dopo unโ€™introduzione dellโ€™Assessore Luchetti, che ha fornito un quadro generale allโ€™interno del quale affrontare il problema, nonchรฉ un punto di partenza per lโ€™analisi del fenomeno, i partner della Regione Veneto e di Veneto Lavoro hanno illustrato efficacemente le modalitร  messe in campo in occasione del progetto Gi-Fei e le azioni svolte nel proprio contesto regionale, definendo alcune politiche inclusive dedicate alle giovani generazioni, al fine di supportare la governance regionale e la rete, formale e informale, degli attori coinvolti. La parola รจ passata quindi ai dirigenti della Regione Marche, che hanno chiarito le politiche sviluppate nel contesto marchigiano per lโ€™inclusione scolastica e lavorativa dei giovani immigrati.

Eโ€™ stato quindi il turno dellโ€™Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, che ha illustrato alcuni dati in tema di dispersione scolastica, prima di introdurre alcune esperienze regionali in tema di inclusione socio-lavorativa da parte di istituti scolastici.

Hanno quindi completato il panorama regionale i successivi interventi del direttore regionale del Patronato ACLI, che ha anche partecipato attivamente allโ€™analisi dei dati raccolti per il progetto Gi-Fei, e della referente dellโ€™Associazione โ€œOn the Roadโ€, che ha portato esperienze dirette in campo di inclusione nei confronti di soggetti immigrati.

Alcuni spunti di riflessione

 

Gli studenti stranieri risultano in continuo aumento in tutta Italia e le Marche non sono unโ€™eccezione: sono circa il 14% gli studenti stranieri iscritti agli istituti scolastici di I grado e quasi 10% in quelli di II grado. Tale tipologia di studenti presenta un tasso di abbandono scolastico nettamente maggiore rispetto ai compagni italiani (43,8% tra gli stranieri marchigiani 18-24enni contro una media regionale del 16,4%). Pertanto, per poter rispettare gli obiettivi strategici di Europa 2020 รจ necessario riflettere a favore di un intervento organico sul sistema dellโ€™istruzione e della formazione che sia in grado di mettere in rete le esperienze di successo maturate ed i soggetti potenzialmente interessati. Serve uno sforzo di โ€œstandardizzazioneโ€ e valorizzazione degli interventi attuati, agevolando il passaggio da esperienze โ€œspotโ€ ad interventi di medio-lungo periodo ben strutturati nel territorio, in grado di fornire risultati piรน tangibili ed in ampia scala. Infatti, la carenza/assenza di metodi scientifici nellโ€™individuazione dei fabbisogni ha fatto sรฌ che la scelta di attivarsi per combattere il fenomeno dellโ€™abbandono avvenga quasi sempre per esperienza personale o per sensibilitร  degli addetti ai lavori (singoli dirigenti scolastici o altri soggetti), mentre molto raramente il fenomeno viene approcciato in maniera piรน strutturale, raccogliendo sistematicamente le segnalazioni dei singoli ed analizzando le banche dati, laddove disponibili.

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