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Il Progetto GI-FEI è complementare per tutti i contesti territoriali aderenti, alla programmazione nazionale e delle regioni coinvolte nei fondi PON e POR FSE, e ai fondi recentemente destinati alle regioni per finanziare programmi di formazione linguistica per i cittadini stranieri.
Sul piano regionale, il progetto risponde agli obiettivi del Piano Triennale 2010-2012 della
Regione del Veneto: la linea di intervento principale è la programmazione territoriale coordinata per favorire l’integrazione e la formazione, volta a pianificare gli interventi di formazione, integrazione sociale e scolastica, accoglienza e mobilità internazionale dei flussi migratori. La strategia vede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali con competenze sull’immigrazione, in particolare le 7 amministrazioni provinciali e le 21 conferenze dei sindaci.

​È complementare alle attività attuate nel sistema scolastico dalla Regione Puglia​​ che ha meglio strutturato la pratica dell’accoglienza, dell’inserimento e dell’integrazione istituendo, con il Decreto del Direttore Generale n. 10139 del 25.11.2002, i 48 Centri Risorse Interculturali di Territorio - C.R.I.T. - “che rappresentano dei poli funzionali di riferimento” atti a coordinare sia le azioni concertate di inserimento e di integrazione scolastica; sia gli ulteriori interventi predisposti per sostenere il percorso educativo e formativo degli alunni stranieri”.

È complementare a quanto previsto dalla Legge regionale 24 marzo 2004 dell’Emilia-Romagna, "Norme per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati", che stabilisce e regolamenta gli interventi in materia di accesso ai servizi educativi per l'infanzia, diritto allo studio, istruzione e formazione professionale, inserimento lavorativo, integrazione e comunicazione interculturale, nell'ottica di un'effettiva integrazione, eguaglianza dei diritti ed eliminazione di ogni forma di razzismo e xenofobia. L’osservazione delle dinamiche di inclusione e di integrazione e la promozione del dialogo anche europeo corrispondono inoltre al mandato dell’Istituzione per l’Inclusione sociale e comunitaria del Comune di Bologna.

L’azione è in linea con la nuova normativa regionale della Regione Marche, la L.R. 26 maggio 2009, n. 13 “ Disposizioni a sostegno dei diritti e dell’integrazione dei cittadini stranieri immigrati” e con Ia programmazione degli interventi annuali in corso sul tema dell’immigrazione e in particolare le attività su integrazione, interculturale e scuola, nonchè della programmazione delle politiche dell’istruzione, formazione e Lavoro.

L’iniziativa è a carattere multi regionale e coinvolge anche ​due partner europei: la Comunidad de Madrid e il Centro per le minoranze di Anversa, i quali rappresentano dei modelli significativi di integrazione sociale.

Il partenariato

L’Europa sarà sempre più eterogenea. Se ci piace sarà così. E se non ci piace, sarà così lo stesso.
 

Umberto Eco, 1979

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